Giuseppe De Carli |
Sono
aperte le iscrizioni alla prima edizione del Premio nazionale "Giuseppe De
Carli" ma permettetemi qualche considerazione personale…
A
promuovere questo Premio è l'Associazione culturale "Giuseppe De Carli -
Per l'informazione religiosa" che ho costituito all'inizio dell'anno assieme
ai colleghi e amici Giovanni Tridente, Rita Megliorin e Paolo Cecilia.
Un'idea
maturata in fretta, quasi un'esigenza avvertita forte in noi di ricordare un
grande maestro e amico scomparso il 13 luglio di due anni fa e, al contempo di indirizzare
gli sguardi verso quegli orizzonti che gli appartenevano professionalmente e
ancora prima umanamente.
L'ambiente
del giornalismo, quello dell'informazione religiosa al pari di tutti gli altri,
ha le proprie criticità, vizi, limiti, guerre più o meno intestine.
Giuseppe
De Carli si è sempre distinto per le sue spiccate capacità, per la
professionalità, per la passione, per il rigore etico e deontologico e per
quell'apertura ai giovani che è così rara, nonostante si voglia spesso far
apparire il contrario.
"Io
non capisco quei colleghi che stanno arroccati alla professione e che, invece
di aprire ai giovani, di trasmettere loro quanto imparato in anni e anni di
lavoro tengono tutto per sé. Considerato che un giorno andremo in pensione, non
sarebbe più intelligente e appagante trasmettere loro il nostro bagaglio di
conoscenze così da lasciare dopo di noi qualcosa di concreto e utile?". Più
o meno queste parole mi disse un giorno, evidentemente contrariato dai giochi
della casta.
E
il suo punto di vista non era solo teorico, la sua era una vera e propria
trasmissione di entusiasmo, di esempi e di amore per questa straordinaria
professione.
Non
ha qui importanza la mia esperienza con lui ma quella testimoniata da tanti
giovani colleghi che hanno avvertito proprio questa sua grande fiducia nei
confronti di chi si affaccia al mestiere.
Ogni
premio ha una propria specificità, precisi destinatari e obiettivi. Il Premio
nazionale "Giuseppe De Carli" vuole essere un modo per tenere vivo il
ricordo di De Carli e ripartire proprio dal suo esempio come emblema di un buon
giornalismo.
Il
Premio prevede due categorie: quella per i giornalisti che operano nell'ambito
dell'informazione religiosa (nella carta stampata, nell'emittenza radiofonica,
televisiva e dei nuovi media) e quella per laureati e dottori di ricerca che hanno discusso una tesi di laurea magistrale o
specialistica, licenza o dottorato presso le Università pubbliche, private o
pontificie o presso gli Istituti Superiori di Scienze Religiose.
La
nostra iniziativa gode del supporto scientifico e della collaborazione del Dipartimento
di Comunicazione e Ricerca Sociale della Sapienza Università di Roma, della
Pontificia Università della Santa Croce e della Pontificia Facoltà Teologica
"San Bonaventura".
Ci
hanno concesso inoltre il patrocinio Rai Vaticano con il direttore Marco Simeon
che ringraziamo per l'attenzione, l'Ordine nazionale dei giornalisti, la
Federazione nazionale stampa italiana, l'Unione cattolica stampa italiana, il
Parco nazionale della Pace di Sant'Anna di Stazzema, il Consiglio regionale del
Lazio e la Provincia di Roma.
Il
Regolamento completo è disponibile sul sito dell'Associazione
(www.associazionedecarli.it) che vi invito a visitare, così come a seguirci
anche attraverso l'account Facebook (http://www.facebook.com/assodecarli) e
Twitter (https://twitter.com/assodecarli).
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