domenica 4 febbraio 2024

MARLEY E I MIRACOLI DELL'AMORE

Marley non porta i calzini spaiati, anzi, non porta proprio né calzini né scarpe. Ma è diventato un vero e proprio testimonial della diversità. 
Mentre rimbalzano ancora sui social le immagini della Giornata dei calzini spaiati (che si celebra il primo venerdì di febbraio), dedicata a una cultura delle differenze e dell’inclusività, penso alla storia di questo straordinario cane, adottato da due giovani toscani, Carlotta e Marco, altrettanto straordinari. 
Ho incontrato la storia di Marley tanto tempo fa sui social. Ammetto che ho la porta del cuore sempre aperta per gli animali, ma qui c’è qualcosa che fa la differenza. Qualcosa di impalpabile che si chiama fiducia, amore e speranza.
Marley è un pastore tedesco che doveva essere soppresso perché non vedente e quindi non piazzabile sul “mercato dei cani”. Ma la persona incaricata non se la sentì di eseguire l’ordine e così questo fagottino di pelo finì in un canile a Bari. 
Rivedere le immagini di quel tempo dà una pena al cuore, con questo cucciolo costretto in una gabbia di pochi metri, che si muoveva di qualche passo, sbattendo il musetto contro le pareti.
Le logiche imperanti di questo mondo, finalizzato all’efficientismo e alla perfezione, trovano una fortunata eccezione in Carlotta Nelli e Marco Chimenti, due giovani di Santa Maria a Monte in provincia di Pisa. 

La situazione di questo cucciolo arriva dritta al loro cuore, tanto da decidere di adottarlo, nonostante fossero sconsigliati da chi prevedeva per lui un futuro buio, come i suoi occhietti, senza la possibilità di fare una vita neppure lontanamente simile alla normalità, un cane che avrebbe avuto tante difficoltà in ogni semplice atto della quotidianità, come salire e scendere le scale, stare in mezzo alla gente. Un cane pensato in un angolo, al silenzio, dove trascinare giorno dopo giorno la sua diversità. Un cane, fu esplicitamente detto agli adottanti, destinato a girare solo intorno a se stesso.
Ecco che entra in gioco la caparbietà di sottrarre questo cucciolo al canile, scegliendolo proprio per quella disabilità, per evitargli di passare i suoi giorni in un recinto. Come era accaduto a Klaus, l’altro pastore tedesco adottato dalla coppia, in quel caso un cane anziano e con disabilità alle zampe che aveva trascorso i suoi 13 anni di vita in una gabbia.

Il messaggio di questa famiglia attraversa il velo dell’indifferenza e arriva forte e chiaro, grazie anche
alle pagine dedicate a Marley Supercane su Facebook e Instagram, così come al libro “Marley Supercane. La vita a colori di un cane cieco”. Ogni giorno le decine di migliaia di “zie e zii” acquisiti, possono constatare come la disabilità è una condizione superabile, se si trova chi è deciso a combattere a fianco di chi ha un handicap. E così Carlotta e Marco si sono cimentati in questa dimostrazione concreta di amore, aiutando Marley a scoprire quello che non può vedere con i suoi occhi, a potenziare tutti gli altri sensi ma, soprattutto, a respirare un clima di grande fiducia e di amore nei suoi confronti. Oggi questo pastore tedesco sale e scende le scale come qualsiasi altro cane, corre, salta ostacoli, rincorre la palla ed è diventato il primo cane non vedente della Protezione Civile per la ricerca di persone scomparse. Sta persino seguendo un corso per ottenere il brevetto di cane bagnino. 

Ogni parola è insufficiente a raccontare la vita normale di un cane speciale, dal rituale biscotto della mattina, alle coccole sul divano, dall’eterno rapporto conflittuale con il gatto Giuliano alle corse nei prati, dagli allenamenti come cane molecolare alle apparizioni televisive. 
Marley ormai è un vero e proprio personaggio, sarà ospite pure a Casa Sanremo, con l’obiettivo di far conoscere la sua storia. Un messaggio potente che potrà far riflettere ed essere utile anche per l’adozione di altri cani disabili, parcheggiati sine die in un canile, dove si trovano a scontare la pena dell’abbandono, della vecchiaia, della disabilità.

Ma in fondo le dinamiche che portano all’esclusione di chi appare diverso, di chi ha qualche difficoltà a stare al passo con questo mondo distratto, sono le stesse, sia che siano rivolte a un animale sia a una persona. La cronaca ce lo racconta tutti i giorni. A dover essere educato al rispetto è in ogni caso sempre l’uomo che potrà, da questa bella storia, apprendere qualcosa da Carlotta, da Marco e da Marley, il cane che dimostra come con una iniezione quotidiana di amore si possa correre davvero lontano.




Le foto sono tratte dalle pagine social di Marley Supercane. 

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