Oggi ricorre la memoria liturgica di san Carlo Acutis, canonizzato il mese scorso.
Ogni volta che andavo ad Assisi, gli facevo visita al cimitero. Dal 2019, come noto, il corpo di questo quindicenne dalla grande fede è stato traslato nella basilica di Santa Maria Maggiore dove si trova in un'urna, sotto lo sguardo di quanti vanno a pregarlo. Ero presente anche a quella suggestiva cerimonia e ancora vado a fargli visita nei miei soggiorni in Assisi.
Devo però dire che, personalmente, non amo l'esposizione dei corpi di beati e santi, convinta che la Chiesa dovrebbe piuttosto accompagnarci a credere in ciò che non è visibile.
Penso che la fede debba essere nutrita più che dagli occhi dal cuore, da un "sentire" profondo che può scaturire anche (per me soprattutto) da una semplice sepoltura in pietra.
Se ci abituiamo a credere in ciò che è visibile, rischiamo di smarrire lo sguardo verso Dio.
Detto ciò, buona festa di san Carlo!
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