mercoledì 19 giugno 2024

19.6.1996

Il 19 giugno per me non è un giorno come gli altri e non lo è dal 1996, con l'alluvione in Versilia e Garfagnana.


Quel giorno mi ha segnata sul piano professionale ma prima ancora su quello personale. 
Nelle mie cronache per il quotidiano Il Tirreno, ho camminato sul terreno attraversato dalla morte, dalla distruzione, dalla furia incontrastabile della natura. 


Ed è lì che ho incontrato la forza della gente della mia Versilia e la caparbietà che ci contraddistingue.
Su quel terreno ho potuto comprendere, nella concretezza, cosa significhi il giornalismo come servizio: non ricerca di scoop, non cavalcare l'esasperazione e la disperazione, non la conta delle lacrime per spettacolarizzare il dolore ma il racconto dei fatti, puntuale e documentato, cercando di marciare tutti assieme verso la luce della rinascita.
Ancora oggi il mio pensiero va alle quattordici vittime, in particolare ai piccoli Giulia e Alessio, di quattro e otto anni, e a chi ha lottato con grande dignità, per mantenere vive le proprie radici e per garantire un futuro alla montagna versiliese. 

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