Il mio augurio è lo stesso che posso fare ogni giorno, dato che il passaggio di anno in anno non è che una convenzione con la quale si misura lo scorrere del tempo ma che niente cambia nel nostro cammino, se non dal punto di vista anagrafico.
Questo brivido collettivo, per la fine di un anno e per l’inizio di uno nuovo, sembra essere talvolta una illusione che ci concediamo per cercare di resettare il passato e iniziare un altro cammino, con un passo diverso, magari per gettarci dietro alle spalle quanto non ci piace e per permetterci una nuova ripartenza. Spesso ignorando che la ricchezza sta proprio nella strada già percorsa, con i traguardi raggiunti ma anche con le salite e gli scivoloni che rafforzano determinazione e saggezza.
Per questo auguro, a me e a tutti, di essere sempre infaticabili pellegrini alla ricerca del vero, del buono e del bello, valori da declinare con gratitudine e stupore nei nostri rapporti e negli obiettivi ai quali guardiamo con impegno e dedizione.
Buon prosieguo di cammino, anche nel 2024, per contribuire a un anno di pace e bene!
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