sabato 30 settembre 2017

UN DECALOGO CONTRO I MURI MEDIATICI


Nasce ad Assisi il decalogo per una comunicazione improntata alla correttezza e alla responsabilità,
uno strumento per giornalisti ma non solo, in considerazione del fatto che la diffusione di notizie non
è più prerogativa esclusiva degli operatori dei media.

“Il manifesto di Assisi contro i muri mediatici”, nato dalla collaborazione tra l’associazione Articolo 21 e la rivista San Francesco, è stato al centro di due giorni di assemblea - il 29 e 30 settembre - presso la Sala stampa del Sacro Convento.
Oltre duecento i firmatari del documento, sottoscritto anche da San Bonaventura informa, e che racchiude al primo punto la filosofia per una informazione rispettosa: «Non scrivere degli altri quello che non vorresti fosse scritto di te».

Un rapido cambiamento, non solo tecnologico ma soprattutto sociale, ha rivoluzionato in pochi anni il sistema di accesso alle notizie, facendo venir meno il fondamentale ruolo di mediazione e di verifica spettante al giornalista. Un meccanismo che ha lasciato il passo a una proliferazione incontrollata di informazioni e allo sviluppo delle fake news che stanno “infettando” il circuito informativo, non solo diffondendo notizie false ma anche erodendo progressivamente la fiducia verso il mondo dei media.

Di pari passo si registra una crescente violenza che, soprattutto sui social network, sta soppiantando il dialogo costruttivo e pacato con atteggiamenti basati su insulti e intimidazioni.
Il decalogo - che getta anche una luce sulle zone buie come la mafia, le periferie dimenticate e tutti i tentativi di imbavagliare la libera informazione - prosegue con altri capisaldi di una informazione corretta come «Non temere le rettifiche», «Dai voce ai più deboli», «Impara a dare i numeri», «Le parole sono pietre, usale per costruire ponti», «Diventa scorta mediatica della verità», «Non pensare di essere il centro del mondo», «Il web è un bene prezioso, sfruttalo in modo corretto», «Connettiti con le persone», «Porta il messaggio nelle nuove piazze digitali». Citando, proprio al decimo punto, l’esempio di san Francesco di Assisi che «operò una rivoluzione, portando il messaggio dalle chiese alle piazze», con l’invito, oggi, a «incarnare una nuova rivoluzione, portando il messaggio dalle piazze alle nuove agorà».


Da San Bonaventura informa n. 56 - settembre 2017

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