Frescobaldi,
Michelangelo e i frati minori conventuali saranno al centro del “Frescobaldi
international festival of music”, in programma dal 26 febbraio al 2 marzo alla
Basilica romana dei Santi Apostoli, a due passi da Piazza Venezia.
La
terza edizione del Festival proporrà l'esibizione di importanti artisti
internazionali oltre a un'originale e inattesa chiave di lettura sul rapporto
tra l'Ordine dei Frati minori conventuali e Michelengelo Buonarroti, nel 450°
anno dalla sua morte.
Il
Festival, che proporrà le esibizioni dei più grandi interpreti di Frescobaldi,
metterà in luce un particolare trait
d'union tra il celebre organista liturgico e l'artista fiorentino che
trascorse intensi decenni a Roma. I due non si conobbero in quanto Michelangelo
morì nel 1564, diciannove anni prima della nascita di Frescobaldi, ma la loro
figura è strettamente legata alla basilica dei Santi Apostoli e ai frati minori
conventuali che vi prestavano, ieri come oggi, servizio pastorale.
Mentre
è ben conosciuto il rapporto con il musicista ferrarese, il legame con
l'artista fiorentino non era stato sinora pienamente ricostruito. Ci ha pensato
padre Isidoro Gatti, religioso dell'Ordine dei Frati minori conventuali,
attraverso nuove ricerche e il riordino degli studi sinora prodotti, realizzando
così una pubblicazione dall'esplicativo titolo "Michelangelo Buonarroti.
Parrocchiano dei Santi Apostoli in Roma" che verrà presentata nell'ambito
del Festival, sabato 1 marzo alle ore 19 nella basilica, con la partecipazione
dello storico p. Luigi Mezzadri, rettore di San Silvestro al Quirinale.
L'opera,
snella ma ricca di riferimenti storici e bibliografici, ripropone la permanenza
a Roma di Michelangelo, la residenza in via Macel de' Corvi, gli impegni per le
grandi committenze romane. Una storia che viene ritessuta anche alla luce dei
documenti della parrocchia, apportando elementi utili per conoscere la figura
del Michelangelo credente, con la sua puntuale presenza alle celebrazioni, il
rapporto con i frati impegnati in parrocchia, i padri guardiani, sino a quel
giovane fra Felice Peretti, futuro papa Sisto V che portò a compimento a San
Pietro alcuni progetti di Michelangelo. Dal libro emergono poi importanti
elementi relativi al funerale del maestro celebrato nella stessa basilica, così
come alla permanenza del corpo in una cappella prima di essere trasportato in
incognito a Firenze, come da volontà dell'artista, per essere sepolto nella
basilica di Santa Croce, anch'essa retta dai frati minori conventuali.
La
commemorazione di Frescobaldi e Michelangelo sarà al centro della cerimonia
conclusiva, domenica 2 marzo alle ore 18.30, con una celebrazione eucaristica
presieduta dal cardinale Gianfranco Ravasi.
"Il
Festival e la commemorazione di Frescobaldi e Michelangelo - spiega fra Agnello
Stoia, parroco dei Santi Apostoli - sono un'occasione per conoscere il
patrimonio culturale e artistico del nostro Paese e per dare un apporto alla
sua valorizzazione, anche attraverso scrupolose ricerche archivistiche, come
quella condotta da p. Isidoro Gatti, contribuendo così a una riappropriazione
di questa enorme ricchezza in termini di cultura e di fede".
Nessun commento:
Posta un commento