mercoledì 10 settembre 2014

Fondamentalismo islamico e deficit di identitá

Abbiamo vissuto un'estate meteorologicamente non calda ma bollente sul piano degli scenari internazionali e delle possibili ripercussioni sul nostro Paese così come sulle nostre certezze.
La preoccupazione principale è stata, o avrebbe dovuto essere, quella delle violenze e delle minacce all'Occidente e, più in generale alla libertà, da parte dell'Isis, lo Stato islamico dell'Iraq e della Siria.
Un manipolo di guerriglieri jihadisti invasati che, in nome di un Dio così lontano dalla violenza, stanno cercando di imporre il loro potere con una inaudita crudeltà. Minacciando, uccidendo, perseguitando, cacciando dalle loro case, violentando le donne, prendendo in ostaggio i bambini e commettendo le peggiori crudeltà contro i cristiani, le minoranze religiose e, in senso lato, gli "infedeli".