venerdì 26 aprile 2024

LODE AL DUBBIO

Viviamo spesso di dubbi. Inciampiamo talvolta nei dubbi. Riflettiamo e scegliamo anche grazie ai dubbi.


Nella società dai ritmi accelerati, il dubbio sembra una perdita di tempo, un ostacolo all'efficientismo, una pratica da  pensatori poco duttili, incapaci di far fronte alle molteplici sfide quotidiane.
Il dubbio finisce per sembrare prerogativa dei perdenti e di chi si smarrisce dietro a troppi e inutili pensieri.
La nobile pratica del riflettere e del dubitare finisce persino per apparire come la negazione della sicurezza e dell'autostima, ignorando come invece costituisca un metodo di crescita della propria personalità, umana e professionale.
Il dubbio è, piuttosto, un potente esercizio di riflessione, di lettura delle vicende da ogni angolazione, non sposando la prima risposta che troviamo ai nostri piedi ma lasciandoci interrogare dalle varie possibilità. Interrogare e non tormentare, altrimenti si cade nell'estremo opposto.
Il dubbio non deve essere la carenza di risposte, l'incertezza dinanzi a un crocevia ma un esercizio di pensiero. 
Per questo il dubbio permette di dare niente per scontato, è la consapevolezza di come la realtà abbia mille sfaccettature e di come, dietro la brillantezza di una di esse, si possa nascondere il lato più opaco e oscuro, di una situazione o di una persona.
Il dubbio provoca una crescita, stimola la nostra capacità di non cadere nello scontato, instilla prudenza e saggezza.
Il dubbio risintonizza i nostri tempi iper accelerati, riportandoci a ritmi che richiedono un maggior respiro, per ossigenare i nostri pensieri, per contestualizzare le perplessità, per scegliere con la dovuta consapevolezza.



(Foto: Elvio Lunghi)

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