“Da qui la guerra appare ancora più assurda”. È da stamani, dopo aver letto le parole di papa Francesco preparate per l’Angelus, che mi risuona in mente questa frase. Penso a papa Bergoglio in quel letto di ospedale, come svariate migliaia di altri malati.
La guerra, vista da un luogo di cura, appare ancora più assurda e inconcepibile. Beninteso, lo è in qualsiasi contesto ci si trovi a pensarla ma da un posto dove si combatte per la vita, lo diventa con maggior stridore.
Alla luce di questa riflessione del Papa, suonano ancor più come un oltraggio al diritto alla vita i conflitti che insanguinano il pianeta. Ragioni di stato, territori conquistati o da cedere, alleanze, forze in campo e caduti. La vita viene ridotta a un numero, sia quando si parla delle potenzialità di un esercito, sia quando bisogna fare la triste conta dei morti sul campo. Numeri che non rendono onore alla vita da vivere, in ogni suo passo.
Un soldato morto, così come un civile, che perde la vita sui troppi scenari di guerra non può essere un semplice numero ma è la cancellazione innanzitutto del diritto alla vita, di progetti e sogni, di farsi una famiglia, di avere dei figli, di impegnarsi in una professione e, persino, di avere il diritto di giocare a calcetto il sabato pomeriggio. Tutte quelle azioni, anche banali, che sono normali per chi vive in un contesto di pace.
Chi sta nelle trincee della sofferenza, a combattere qualche malattia magari dall’esito incerto, comprende ancor di più come la guerra sia un terribile morbo che suona persino come una beffa, un insulto al dono prezioso della vita e a quanti, pazienti e personale medico, ricercatori, sono impegnati a trovare la giusta cura per elevare l’aspettativa di vita, per guarire.
Ascoltare o leggere le cronache belliche da un luogo di dolore e di speranza, qual è un ospedale, sia che lo si faccia da paziente, da medico, da infermiere e anche da papa, rende ancor più insopportabile quella malattia che attraversa ogni epoca e che sembra non conoscere antidoto: l’incapacità a comprendere il valore della vita e della pace.
(Foto da insalutenews.it)
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