venerdì 5 luglio 2024

L'ASCOLTO PARTECIPE

"Ascoltare significa anche essere capaci di condividere domande e dubbi. Di percorrere un cammino fianco a fianco. (...) 
Ascoltare significa prestare attenzione, avere desiderio di comprendere, di dare valore, rispettare, custodire la parola altrui". 

La foto è di archivio ma la riflessione di papa Francesco, per la 50ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali (maggio 2016) è sempre valida, giorno dopo giorno.

L'ascolto, infatti, è la strada maestra per conoscere e comprendere gli altri ma anche se stessi, per tessere relazioni sincere e per instaurare una vera e propria empatia. 

La pratica dell'ascolto è più complessa di quanto possa sembrare. Non significa tanto porgere l'orecchio quanto dedicare tempo, spazzare via i pregiudizi, coniugare pazienza, attenzione e sincerità. Ascoltare in silenzio può  mettere dinanzi all'interlocutore un terreno fertile per i suoi pensieri, può consentire di far scorrazzare gli stati d'animo del momento, di librarsi in piena libertà. Ed è già molto.

Ma l'ascolto sincero e fruttuoso richiede una vera e propria partecipazione, la sensibilità di comprendere anche i silenzi, quanto e come entrare nella sfera  privata altrui, come articolare i pensieri, come dare un personale contributo nello sciogliere dubbi e offrire credibili risposte alle tante domande, esplicite o implicite. 

Ascoltare significa soprattutto spalancare le porte dell'accoglienza, dare il chiaro segnale che è sufficiente bussare per "entrare" e per compiere un cammino assieme.

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