domenica 10 marzo 2013

Conclave, istruzioni per l'uso


L'ultimo momento in cui potremo vedere tutti assieme i 115 cardinali elettori sarà martedì pomeriggio, nella processione dalla Cappella Paolina alla Sistina, prima che prendano posto sotto gli affreschi di Michelangelo da dove uno di loro uscirà come successore di Pietro.
Le congregazioni generali, giunte sabato mattina alla nona riunione, stanno definendo gli ultimi dettagli per arrivare all'elezione del 266° pontefice. Il dato più atteso era naturalmente quello relativo alla data di inizio del conclave, messo in votazione nella seduta pomeridiana di venerdì.

Un aspetto sul quale, come spiegato dal direttore della Sala Stampa Vaticana padre Federico Lombardi, c'è stata immediata convergenza tra i porporati: dunque martedì mattina, alle ore 10, la santa messa "Pro eligendo romano pontifice" in Basilica vaticana presieduta dal cardinale decano Angelo Sodano e nel pomeriggio l'avvio delle votazioni per l'elezione del successore di Benedetto XVI.
Alle 16.15 i cardinali elettori, ovvero quelli di età inferiore agli 80 anni, si ritroveranno nella cappella Paolina indossando veste rossa, rocchetto, mozzetta e berretta. Da qui muoverà la processione, accompagnata dal canto delle litanie dei santi, sino alla cappella Sistina dove, attorno alle 16.45 dopo il canto del "Veni Creator", pronunceranno il giuramento. La tradizionale formula dell'"Extra omnes" segnerà il momento della totale separazione tra quel consesso chiamato a scegliere il successore di Pietro e il mondo. Ore o giorni durante i quali il collegio cardinalizio sarà assolutamente blindato e isolato dall'esterno: niente telefoni, cellulari, tablet, computer. Giuramento e buon senso saranno affiancati dalla tecnologia che ha schermato ogni locale frequentato dai cardinali, scortati nel percorso tra la residenza di Santa Marta e la Sistina per evitare ogni contatto. E, sempre in termini di garanzia di segretezza, tra lunedì e martedì un'apposita commissione provvederà a sigillare ogni possibile accesso all'area del conclave.
Quanto alla residenza di Santa Marta, i cardinali vi si trasferiranno a partire dalle ore 7 di martedì prendendo possesso delle camere distribuite in base a sorteggio. Nei giorni successivi, sino all'avvenuta elezione del nuovo papa, faranno colazione dalle 6.30 alle 7.30, alle 7.45 trasferimento nel Palazzo Apostolico, alle 8.15 concelebrazione eucaristica in cappella Paolina, alle 9.30 ingresso nella Sistina con la recita dell'Ora media e gli scrutini. Alle 12.30 ritorno a Santa Marta, pranzo alle 13, alle 16 nuovo trasferimento nella Sistina, alle 19.15 recita dei vespri e quindi rientro a Santa Marta per la cena.
L'elezione del nuovo pontefice, come da tradizione, sarà annunciato dalla fumata bianca proveniente da una delle due stufe posizionate nella cappella Sistina, accompagnata dal suono delle campane.
Per vivere l'attesa dell'elezione e l'emozione di un momento storico, bisognerà puntare gli occhi sul comignolo al termine delle votazioni della mattina e del pomeriggio. Dunque il fumo nero, per il nulla di fatto, non uscirà dal comignolo in rame a ogni singola votazione ma dopo le due della mattina e del pomeriggio, ovvero attorno alle 12 e alle 19. Ovviamente se i cardinali eleggeranno il nuovo papa alla prima votazione mattutina o pomeridiana, ne sarà dato immediato annuncio presumibilmente attorno alle 10.30-11.00 o 17.30-18.00.
Per fare un esempio recente, l'elezione di Joseph Ratzinger avvenne nella prima votazione del pomeriggio così che fumata e campane ne dettero annuncio al mondo dopo le 17.
Un altro aspetto rilevante riguarda la "tabella di marcia" del conclave: la prima votazione martedì pomeriggio, mercoledì due scrutini al mattino e due al pomeriggio; lo stesso giovedì e venerdì. Il quinto giorno, ovvero sabato, nel caso non si sia ancora giunti all'elezione, ci sarà una sospensione della votazione (prevista dalla Costituzione apostolica "Universi Dominici gregis") per una pausa di preghiera e ulteriori colloqui tra i cardinali. Le votazioni riprenderebbero così nel sesto giorno, prevedendo una nuova pausa nel pomeriggio del settimo, ancora due giorni di votazione, un'altra pausa e, dopo il 34° scrutinio nel nono giorno, scatterebbe il ballottaggio tra i due cardinali più votati.
Una ipotesi che sembra piuttosto lontana: "i conclavi del secolo scorso sono sempre stati brevi - spiega p. Lombardi -, due o tre giorni pari a cinque, dieci, dodici votazioni".
Anche perché le dinamiche del conclave fanno sì che dopo le primissime votazioni che vedono un più ampio ventaglio di candidati, nelle successive si tende a far convogliare il proprio voto su quei nominativi che sembrano raccogliere più consensi.
Dopo la giornata di domani, domenica, presumibilmente l'ultima con sede vacante, nella quale i cardinali saranno in gran parte impegnati a celebrare messa nelle rispettive chiese di cui sono titolari, lunedì mattina nuova congregazione generale nella quale proseguiranno gli interventi dei cardinali che, al termine di questa settimana di preparazione, faranno contare circa 150 interventi sulle tematiche di maggiore importanza per il futuro della Chiesa e quindi sul profilo del nuovo papa.
Poi finalmente, martedì, l'ingresso nella Sistina per scrivere un nuovo nome nella storia della Chiesa. (eli)




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