venerdì 4 ottobre 2024

AMARE DA PAZZI

Sono sempre più convinta che si possa amare frate Francesco solo se si è un po' pazzi. 
Si può essere anche tiepidi devoti, beninteso, ma il suo esempio richiama a una radicalità che interroga e fa sentire persino inadeguati. 

Una tensione continua tra quello che siamo e quello che dovremmo e vorremmo essere.

Amarlo da pazzi significa anche non spaventarsi dei nostri limiti, non gettare i remi in barca e non abbassare mai lo sguardo dai suoi passi, nella consapevolezza che quel piccolo frate è un vero gigante. 
Solo amandolo profondamente si sente la sua costante compagnia nell'oggi e nella quotidianità, a dispetto degli otto secoli di distanza dalla sua vita terrena.
Una contemporaneità dell'anima che attraversa il tempo e mantiene vivo il desiderio di ricerca e di autenticità che coltiviamo.

Francesco è un uomo perfettamente riuscito. E noi?
Non c'è risposta che possa farci desistere dal guardare all'esempio di questo frate che ha tanto da insegnarci, con la sua modernità, in ogni sfida dell'oggi: dalla ricerca della pace, attraverso il dialogo, a una fraternità che vede ogni essere vivente nostro fratello e sorella, alla ricerca della nostra vera dimensione mediante la spogliazione di quel di più che "affatica" cuore e sguardo.

Buona festa di san Francesco d'Assisi a quanti lo amano e seguono con il cuore, cercando di viverne la radicalità con il proprio passo e senza temere questa dolce "pazzia".

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