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Alle 10 inizierà la celebrazione eucaristica in una Roma straripante di fedeli
provenienti da ogni angolo della terra e sotto evidenti e strette misure di
sicurezza, anche in considerazione della partecipazione di quasi un centinaio
di rappresentanti di Stato.
Tra le
notizie dell’ultima ora, i nomi di chi porterà i reliquiari dei due pontefici:
per papa Roncalli saranno i nipoti
Letizia, Beltramino, Maria e Flaviano, il sindaco di Sotto il Monte Eugenio
Bolognini e don Ezio Bolis, direttore della Fondazione Giovanni XXIII.
Per
Giovanni Paolo II, la signora che ha ottenuto la guarigione con la quale è stato
decretato il miracolo, Floribeth Mora Diez accompagnata dalla famiglia. Sarà
presente anche suor Marie Simon Pierre che ricevette il miracolo per la
beatificazione e che sarà la voce francese per la lettura della preghiera
universale.
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-VNxPhxm0UJJ-qS0rxOCYlXJqWbRsH2yMKA9Z_GQtye9vHWo92eHHy0xC_oTvqsCknzeifmcdt1-4kiHsb5B07qL2nVVoDLReKgma8Rxdy75doMnk5UCRFS2e-nTSqSNN_2MINlA7HR5T/s1600/GXXIIIeGPII.jpg)
D’altra
parte gli onori degli altari si conquistano solo per meriti eccezionali, anche
attraverso quella fama di santità che si diffonde e pervade le persone,
illuminandone la vita e lasciando segni inconfondibili. Proprio per questo è stata accolta la
richiesta di canonizzazione di Giovanni XXIII, nonostante non sia stato
riconosciuto ufficialmente alcun miracolo successivo alla beatificazione,
avvenuta nel 2000, un altro primato storico di questa giornata. Ma la sua fama
di santità, il culto in tante diocesi e le grazie ottenute hanno spinto la
Postulazione a chiedere, mesi fa a papa Francesco, questo riconoscimento pro gratia, in considerazione di questa
devozione così diffusa e in concomitanza anche con un anniversario così
significativo come il cinquantesimo dalla morte.
L’evento
della duplice canonizzazione può dunque rappresentare un’occasione di
approfondimento della vita dei santi, così da entrare appieno in quelle
esistenze elevate, progressivamente, al modello di Cristo attraverso una
coerenza e un coraggio che fanno la differenza, ieri come oggi.
Il
Martirologio romano riporta oltre 6.500 beati e santi molti dei quali vengono
da secoli di storia, da periodi tanto differenti dal nostro quanto a sfide e
condizioni di vita. Proprio per questo possono sembrare, talvolta, modelli
cristallizzati, testimoni di un messaggio senza tempo ma tanto lontani dalle
prove alle quali la vita ci sottopone ogni giorno.
Entrare
nella vita di protagonisti di pagine di storia non ancora ingiallite o,
addirittura, di contemporanei, è un ottimo strumento per conoscere
concretamente i percorsi di santità, per comprendere i contesti in cui sono
maturati e per tentare di metterli a frutto.
La
canonizzazione contemporanea di questi due papi riveste quindi una grande opportunità
per tutti, per avviare un percorso di approfondimento e riflessione su due
figure che hanno guidato la Chiesa universale e che continuano a rappresentarci
con la grande attualità del loro messaggio e della loro testimonianza.
Articolo pubblicato da LPL News24
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