L'ultimo
momento in cui potremo vedere tutti assieme i 115 cardinali elettori sarà
martedì pomeriggio, nella processione dalla Cappella Paolina alla Sistina,
prima che prendano posto sotto gli affreschi di Michelangelo da dove uno di
loro uscirà come successore di Pietro.
Le
congregazioni generali, giunte sabato mattina alla nona riunione, stanno
definendo gli ultimi dettagli per arrivare all'elezione del 266° pontefice. Il
dato più atteso era naturalmente quello relativo alla data di inizio del
conclave, messo in votazione nella seduta pomeridiana di venerdì.
Un
aspetto sul quale, come spiegato dal direttore della Sala Stampa Vaticana padre
Federico Lombardi, c'è stata immediata convergenza tra i porporati: dunque
martedì mattina, alle ore 10, la santa messa "Pro eligendo romano
pontifice" in Basilica vaticana presieduta dal cardinale decano Angelo
Sodano e nel pomeriggio l'avvio delle votazioni per l'elezione del successore
di Benedetto XVI.
Quanto
alla residenza di Santa Marta, i cardinali vi si trasferiranno a partire dalle
ore 7 di martedì prendendo possesso delle camere distribuite in base a
sorteggio. Nei giorni successivi, sino all'avvenuta elezione del nuovo papa,
faranno colazione dalle 6.30 alle 7.30, alle 7.45 trasferimento nel Palazzo
Apostolico, alle 8.15 concelebrazione eucaristica in cappella Paolina, alle
9.30 ingresso nella Sistina con la recita dell'Ora media e gli scrutini. Alle
12.30 ritorno a Santa Marta, pranzo alle 13, alle 16 nuovo trasferimento nella
Sistina, alle 19.15 recita dei vespri e quindi rientro a Santa Marta per la
cena.
L'elezione
del nuovo pontefice, come da tradizione, sarà annunciato dalla fumata bianca
proveniente da una delle due stufe posizionate nella cappella Sistina,
accompagnata dal suono delle campane.
Per
fare un esempio recente, l'elezione di Joseph Ratzinger avvenne nella prima
votazione del pomeriggio così che fumata e campane ne dettero annuncio al mondo
dopo le 17.
Un
altro aspetto rilevante riguarda la "tabella di marcia" del conclave:
la prima votazione martedì pomeriggio, mercoledì due scrutini al mattino e due
al pomeriggio; lo stesso giovedì e venerdì. Il quinto giorno, ovvero sabato,
nel caso non si sia ancora giunti all'elezione, ci sarà una sospensione della
votazione (prevista dalla Costituzione apostolica "Universi Dominici gregis")
per una pausa di preghiera e ulteriori colloqui tra i cardinali. Le votazioni
riprenderebbero così nel sesto giorno, prevedendo una nuova pausa nel
pomeriggio del settimo, ancora due giorni di votazione, un'altra pausa e, dopo
il 34° scrutinio nel nono giorno, scatterebbe il ballottaggio tra i due
cardinali più votati.
Una
ipotesi che sembra piuttosto lontana: "i conclavi del secolo scorso sono
sempre stati brevi - spiega p. Lombardi -, due o tre giorni pari a cinque,
dieci, dodici votazioni".
Anche
perché le dinamiche del conclave fanno sì che dopo le primissime votazioni che
vedono un più ampio ventaglio di candidati, nelle successive si tende a far convogliare
il proprio voto su quei nominativi che sembrano raccogliere più consensi.
Dopo
la giornata di domani, domenica, presumibilmente l'ultima con sede vacante,
nella quale i cardinali saranno in gran parte impegnati a celebrare messa nelle
rispettive chiese di cui sono titolari, lunedì mattina nuova congregazione
generale nella quale proseguiranno gli interventi dei cardinali che, al termine
di questa settimana di preparazione, faranno contare circa 150 interventi sulle
tematiche di maggiore importanza per il futuro della Chiesa e quindi sul
profilo del nuovo papa.
Poi
finalmente, martedì, l'ingresso nella Sistina per scrivere un nuovo nome nella
storia della Chiesa. (eli)
Articolo pubblicato da Rai Vaticano: http://raivaticano.blog.rai.it/2013/03/10/conclave-istruzioni-per-luso/
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